L’area da dove proveniamo da tempi ancestrali ha una storia millenaria che ha visto alternarsi popolazioni mediterranee e nordeuropee: Greci, Lucani, Romani e poi Bizantini, Saraceni, Longobardi e Normanni. Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni comprende quasi interamente la Campania meridionale, eppure l’area originaria così chiamata per la prima volta “Cilento” si riferiva ad un luogo molto più ristretto intorno al primo millennio dopo Cristo. Le pendici del Monte Stella – anticamente chiamato “Monte Cilento” – e i suoi villaggi ne costituivano il cuore. Col tempo, venne incorporato a questo il territorio della valle del fiume Alento ad esso contiguo, che con le sue montagne è correntemente noto come “Alto Cilento” o Cilento interno.

E’ una terra dove in pochi chilometri il paesaggio cambia repentinamente, e dove da picchi imbiancati è possibile scorgere a brevissima distanza le calde sabbie e scogliere sul mar Tirreno. Un microclima così variabile ha contribuito alla sua vasta biodiversità, e la ricchezza della sua storia – fatta di culture diverse che hanno tutte trovato casa qui – lo ha reso un luogo capace di sorprendere con i suoi segreti antichi, ogni volta.

 

Oggi il Cilento è nei fatti una subregione delle Campania, che si estende dal fiume Sele sino alla costa di Sapri, e dalle colline attorno al monte Stella sino al Cervati e ai monti Alburni, al confine con la Basilicata, a testimonianza ulteriore della sua enorme complessità e bellezza.